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"SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA" COOP LILIUM

“Sbatti-il-mostro-in-prima-pagina”, tecnica come prassi quotidiana da parte del COMITATO DEI CITTADINI PER I DIRITTI UMANI (scientology)-PRONTO SOCCORSO FAMIGLIA ED ASSOCIAZIONE “EDUCHIAMOLI A CASA”. Gabriella Maffiolettti (Adiantum); Silvio De Fanti; Paolo Roat (Scientology). Frasi ad effetto con il tono della denuncia sociale; il dubbio, insinuato con parole e con esempi “pesanti”; il tono di chi non ammette repliche. È la ricetta dello “sbatti-il-mostro-in-prima-pagina”, alla base dell’attacco frontale perpetrato ai danni della cooperativa sociale Lilium di San Giovanni Teatino da parte di un comitato che è, niente meno, l’emanazione diretta di Scientology. Il comitato in questione ha un nome evocativo di sicuro effetto: Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani. Ma, in questo caso, non si è occupato della salvaguardia dei diritti, bensì di sottrarre il diritto a una vita migliore a esseri umani minorenni affetti da gravi patologie psichiatriche.

Una plateale e grossolana manifestazione di meschinità da parte di gente che crede in una pseudo religione fondata da uno scrittore di libri di fantascienza. A scatenare il CCDU contro la coperativa, una visita a sorpresa, effettuata lo scorso 6 settembre, di alcuni membri del comitato presso la struttura di San Giovanni Teatino. Ne è seguita una campagna mediatica diffamatoria massiccia. Termini come “lager”, “ragazzi pesantemente sedati, tristi e intimoriti”, “mancanza di vitalità” sono stati i cavalli di battaglia dei portavoce di CCDU – e quindi di Scientology – utilizzati per fare leva sulla sensibilità di chi è ormai avvezzo a leggere e a guardare rappresentate in tv storie di orrori quotidiani, che suscitano quel clamore la cui eco non si spegne per giorni, per mesi, dando la stura a tutta una serie di approfondimenti che dissezionano la vita della gente comune sotto gli occhi di una platea sempre più avida di sensazionalismo. Il culmine della campagna diffamatoria è stata la conferenza stampa dell’11 ottobre 2012, convocata a Chieti da CCDU e Adiantum, con il solo scopo di gettare fango sulla Lilium, che ha però deciso di tirarsi fuori dal frastuono mediatico diffondendo una lettera in cui spiegava con chiarezza il proprio ruolo nella vicenda, invitando i giornalisti a visitare la struttura e a verificare con i propri occhi l’operato. Lilium si occupa di recuperare a una vita normale – per quanto possibile e a seconda dei casi – ragazzi di età compresa tra 14 e 18 anni affetti da gravi patologie psichiatriche. Tale recupero viene effettuato attraverso il coinvolgimento dei ragazzi in vari tipi di attività, che vanno dalla musicoterapia, alla danzaterapia, all’ippoterapia, al laboratorio teatrale o manuale, il tutto sotto la guida e la supervisione di uno staff qualificato, composto da medici, psichiatri, psicoterapeuti ed educatori nelle varie discipline. Non è un lavoro facile, quello di chi opera all’interno di Lilium: a volte il personale stesso è stato vittima di aggressioni da parte di pazienti in preda a una crisi. I soggetti trattati dalla struttura sono spesso assegnati a essa dai servizi sociali dei luoghi di provenienza dei ragazzi, momentaneamente allontanati dalle famiglie perché queste non hanno né gli strumenti, né la forza per aiutare i propri figli in difficoltà. E occorre sottolineare come siano solo loro, i ragazzi in difficoltà, le uniche vittime di questa campagna diffamatoria. Infatti, se la macchina del fango spazzasse via la struttura che li ospita, essi sarebbero costretti a tornare al loro disagio, a un ambiente che percepiscono ostile, ansiogeno, fomentatore della loro inadeguatezza e insicurezza. Non avrebbero più una guida, né una valvola di sfogo costruttiva per placare le proprie ansie, con conseguenze sociali immaginabili. E tutto questo perché i cattedratici di Scientology vogliono insegnare a professionisti e volontari che è la mente che può dominare il corpo, che attraverso un percorso di purificazione tanto assurdo quanto costoso si può diventare “clear”. I cattedratici di Scientology vogliono insegnare che gli psichiatri sono il male del mondo e che schizofrenici e depressi con manie suicide possono

guarire senza assumere nessun farmaco, grazie al potere salvifico delle vitamine e della “scienza” dianetica. Al di là delle polemiche tra fautori o meno delle terapie farmacologiche in psichiatria, bisognerebbe rinfrescare la memoria di questi signori riguardo il loro guru. Ron Hubbard, scrittore di libri di fantascienza, fondò Scientology e dianetic negli Anni ’50, mescolando religione, fantasy e teorie freudiane rigettate dallo stesso Freud perché ritenute non valide. Bugiardo patologico, si presentava come eroe di guerra e scienziato: in realtà prestò il servizio militare a terra, con numerose licenze per malattie banali, e non conseguì nessuna laurea, onde acquistarne una presso la Sequoia University, successivamente chiusa proprio a causa di questo commercio truffaldino. Da rilevare il documentato uso di psicofarmaci che Hubbard fece nel corso della sua vita, proprio mentre saliva sul pulpito per proibirlo ai suoi adepti, e le tecniche coercitive improntate alla crudeltà e alla schiavitù mentale, sperimentate nel proprio ambito familiare e divulgate con solerzia ai suoi seguaci. I membri del CCDU hanno tuonato che nel 2012 non è possibile che i ragazzi vengano “detenuti” in “questo modo”. Bisognerebbe invece chiedersi come è possibile che gente che chiama l’anima “thetan” e che pensa che il creatore dell’universo sia un alieno di nome Xenu cerchi di insinuarsi nella società civile facendo la voce grossa.

Vale la pena approfondire l’argomento visitando le pagine di Wikipedia alle voci
Ron Hubbard,Scientology, Dianetics,COMITATO DEI CITTADINI PER I DIRITTI UMANI e visionare il video presente su Youtube alla pagina www. youtube.com/watch?v=tbal3IvMvE0

Per chi volesse vedere in azione i ragazzi di Lilium, si invita ad accedere a https://youtube.com/LiliumTV, dove i giovani pazienti si esibiscono in recital e canti in occasione del Natale. Immagini che valgono più di mille parole.

RASSEGNA STAMPA:

- Non era un centro-lager Scagionati 32 operatori - Cronaca - Il Centro

- Tutti assolti dopo 9 anni i dipendenti della Cearpes - Abruzzo - Il Tempo

- La cooperativa CEARPES, oggi gestita dalla coop LILIUM, non era ...